Descrizione
La forma attuale risale al XVIII secolo, tuttavia la fondazione della Chiesa potrebbe essere addirittura anteriore all’anno Mille, nonostante i primi documenti certi si riferiscano ad un lascito rogato nel 1422 a favore della chiesa di Mu. L’aspetto esteriore è semplice: la facciata è liscia, rotta soltanto da un portale in granito, sormontato da una finestra rettangolare; il cornicione è ornato da tre cuspidi, anch’esse di granito. Sul fianco destro si apre una piccola e una scala a chiocciola in pietra porta al soppalco. Ne completa la sagoma un bel proporzionato campanile di stile romanico, simile a quello della chiesa di S. Giovanni in Edolo. L’interno della chiesa si presenta ben proporzionato e nelle sue parti armonioso e raccoglie diverse opere d’arte del 1600 e 1700, tra le quali degli affreschi e una pala attribuita al pittore locale G. Bornini detto il “Bate”. Le volte del presbiterio e della navata sono quasi completamente affrescate.
Il concerto campanario in dotazione alla chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano di Mu riveste un particolare interesse, considerato l’elevato valore storico delle campane di cui è composto. Le due campane più grosse sono opera del fonditore Ventura Fanzago di Clusone, che le realizzò rispettivamente nel 1627 (campana grossa) e nel 1628 (campana mezzana). I due bronzi vennero realizzati, molto probabilmente, al termine dei lavori di adeguamento liturgico dell’edificio sacro ordinati da S. Carlo Borromeo a conclusione della sua visita alla Valcamonica del 1580. La campana minore è opera del locale fonditore Giovan Battista Soletti di Breno, che la fabbricò nel 1762. Secondo la tradizione orale, la campana più piccola proviene dal diroccato castello di S. Michele e successivamente rifusa.